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SISTRI il legislatore ci ripensa

Con la conversione in legge 14 settembre 2011, n. 148, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” (noto come 'Decreto Sviluppo' e pubblicato in G.U. n. 216 del 16 settembre 2011) il legislatore 'risuscita' il SISTRI già abrogato dal decreto oggetto di conversione.

231 e reati ambientali

Con il D.lgs. 7 luglio 2011, n. 121, “Attuazione della direttiva 200899 sulla tutela penale dell’ambiente, nonché della direttiva 2009123CE che modifica la direttiva 200535CE relativa all’inquinamento provocato dalle navi e all’introduzione di sanzioni per violazioni”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 177 del 1 agosto 2011, il legislatore ha esteso la responsabilità amministrativa degli 'enti' ex D.lgs. n. 2312001, anche ad una siginficativa serie di reati ambientali, con ciò dando attuazione alla previsione di cui all’art. 19 della “Legge Comunitaria 2009” (l. n. 962010)

Abrogato il SISTRI

L'art. 6, c. 2, del D.L. n. 1382011 (decreto sviluppo), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 188 del 13 agosto 2011) ha abrogato tutto il sistema delle fonti del SISTRI, dall'art. 14-bis, del D.L. n. 782009, agli artt. 188-bis e 188-ter del d.lgs. n. 1522006 introdotti dal D.lgs. n. 2052010, fino al D.M. n. 522011, eliminando, altresì i profili sanzionatori di cui all'art 260-bis, D.lgs. n. 1522006 e successive modifiche.

SISTRI

Con il D.M. 18 febbraio 2011, n. 52, recante “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell’articolo 14-bis del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102” (G.U. n. 95 del 26 aprile 2011, S.O. n. 107) il Ministero dell'Ambiente reca un ampio riordino della disciplina tecnica sul sistema elettronico di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), come è noto dipanata in cinque decreti ministeriali, dal D.M. 17 dicembre 2009 all’ultimo del D.M. 22 dicembre 2010 (recante l’ultima proroga, in ordine cronologico, quanto all’effettiva entrata in vigore della normativa in questione), non a caso tutti oggi abrogati “…nell’ottica della certezza del diritto e – utopisticamente – dell’uniformità della relativa interpretazione” (XVI° considerando).

SISTRI e MUD dal Ministero dell'Ambiente alcuni chiarimenti

Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Circolare 2 marzo 2011, prot. n. 6774TrDi Oggetto Circolare recante indicazioni operative relative all'assolvimento degli obblighi di comunicazione annuale di cui alla legge 7094, al Dpcm 27 aprile 2010 e all'articolo 12 del Dm 17 dicembre 2009, come modificato con Dm 22 dicembre 2010 Al Capo dell'Ufficio Legislativo Sede Al Capo di Gabinetto dell'On .Sig Ministro Sede Al Capo della Sgreteria Tecnica Dell'On. Sig. Ministro Sede A seguito dell’introduzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI, è venuta meno, per i soggetti tenuti ad aderire al SISTRI, la necessità di comunicazione, ai sensi della legge 7094, dei dati relativi ai rifiuti prodotti, gestiti e movimentati già inseriti nel sistema informatico.

Il nuovo regolamento EMAS III

Dopo otto anni, circa, di vigenza l’Unione europea procede alla revisione del regolamento (CE) n. 7612001 (c.d. EMAS due) sull’adesione volontaria delle organizzazioni ad un sistema di ecogestione e audit, a sua volta abrogativo del regolamento (CE) n. 183693 (noto come Regolamento EMAS).

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Diritto dell'Ambiente e Sicurezza sul lavoro

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