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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 1472012 del c.d. 'DECRETO SVILUPPO', D.L. 22 giugno 2012, n. 83, il Governo prova, ancora una volta, a rilanciare l’economia attraverso un decreto omniacomprensivo, peraltro ricco di aspetti ambientali nella verosimile consapevolezza di come un’economia “verde” possa considerarsi sempre più importante per lo sviluppo del Paese.
In Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28 maggio 2012 è stato pubblicato l'avviso del Ministero dell'Ambiente relativo al decreto SECDEC2012313 del 26 aprile 2012, concernente Promozione dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle piccole e medie imprese.
Con la conversione in legge 14 settembre 2011, n. 148, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” (noto come 'Decreto Sviluppo' e pubblicato in G.U. n. 216 del 16 settembre 2011) il legislatore 'risuscita' il SISTRI già abrogato dal decreto oggetto di conversione.
Con il D.lgs. 7 luglio 2011, n. 121, “Attuazione della direttiva 200899 sulla tutela penale dell’ambiente, nonché della direttiva 2009123CE che modifica la direttiva 200535CE relativa all’inquinamento provocato dalle navi e all’introduzione di sanzioni per violazioni”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 177 del 1 agosto 2011, il legislatore ha esteso la responsabilità amministrativa degli 'enti' ex D.lgs. n. 2312001, anche ad una siginficativa serie di reati ambientali, con ciò dando attuazione alla previsione di cui all’art. 19 della “Legge Comunitaria 2009” (l. n. 962010)
L'art. 6, c. 2, del D.L. n. 1382011 (decreto sviluppo), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 188 del 13 agosto 2011) ha abrogato tutto il sistema delle fonti del SISTRI, dall'art. 14-bis, del D.L. n. 782009, agli artt. 188-bis e 188-ter del d.lgs. n. 1522006 introdotti dal D.lgs. n. 2052010, fino al D.M. n. 522011, eliminando, altresì i profili sanzionatori di cui all'art 260-bis, D.lgs. n. 1522006 e successive modifiche.
Con il D.M. 18 febbraio 2011, n. 52, recante “Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell’articolo 14-bis del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102” (G.U. n. 95 del 26 aprile 2011, S.O. n. 107) il Ministero dell'Ambiente reca un ampio riordino della disciplina tecnica sul sistema elettronico di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), come è noto dipanata in cinque decreti ministeriali, dal D.M. 17 dicembre 2009 all’ultimo del D.M. 22 dicembre 2010 (recante l’ultima proroga, in ordine cronologico, quanto all’effettiva entrata in vigore della normativa in questione), non a caso tutti oggi abrogati “…nell’ottica della certezza del diritto e – utopisticamente – dell’uniformità della relativa interpretazione” (XVI° considerando).